Maggio 4, 2024

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Vita sul Pianeta Rosso: La vista sul fiume suggerisce la presenza di vita su Marte

Vita sul Pianeta Rosso: La vista sul fiume suggerisce la presenza di vita su Marte

Grazie a una combinazione di immagini scattate dal rover Curiosity della NASA, un’indagine sulle rocce sedimentarie sotto il Golfo del Messico e simulazioni al computer, i geologi hanno scoperto i resti erosi di antichi fiumi in diversi crateri su Marte. Una nuova analisi dei dati del rover ha rivelato che molti degli attuali crateri del pianeta potrebbero un tempo essere stati fiumi favorevoli alla vita. Utilizzando i dati raccolti dalla navicella spaziale Curiosity nel cratere Gale – un grande bacino da impatto con un’enorme montagna stratificata al centro – il team ha trovato segni di depositi fluviali.

Il gruppo di ricerca della Penn State University ha simulato l’erosione su Marte nel corso di migliaia di anni e ha scoperto che le comuni formazioni di crateri, chiamate morfologie “seat and nose”, sono molto probabilmente i resti di antichi letti di fiumi. Il rover Curiosity della NASA esplora il Pianeta Rosso dal 2012 per vedere se Marte ha le giuste condizioni ambientali per supportare la vita microbica.

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Un selfie del rover Curiosity della NASA su Marte è mostrato in questa immagine composita rilasciata dalla NASA il 30 maggio 2013. Il rover Curiosity della NASA è sopravvissuto al suo precipitoso atterraggio su Marte un anno fa martedì e ha continuato a scoprire che il più famoso del pianeta

I ricercatori hanno esaminato i dati e le immagini scattate dal rover su Marte Curiosity.

Reuters, NASA

“C’è ancora molto da imparare su Marte comprendendo meglio come questi depositi fluviali vengono interpretati pensando alle rocce accumulate nel tempo oggi. Questa analisi non è un’istantanea, ma piuttosto una registrazione del cambiamento. Penn e autore principale dello studio: “Ciò che vediamo oggi su Marte sono i resti di una storia geologica attiva, non un paesaggio congelato nel tempo”.

Il modello computerizzato è stato addestrato su una combinazione di dati satellitari, immagini Curiosity e una scansione stratigrafica 3D. Cárdenas e il suo team hanno trovato un nuovo utilizzo per le indagini condotte 25 anni fa sulla stratigrafia del fondale marino nel Golfo del Messico. Cardenas ha spiegato che i sondaggi raccolti dalle compagnie petrolifere hanno fornito un confronto perfetto con Marte.

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