Lega delle Nazioni
Aggiornato il 22 settembre 2023 alle 23:58
Simone Boye (a destra) della Danimarca contro Alexandra Popp della Germania.
© dpa / Bo Amstrup / Ritzau Scanpix Photo / AP / dpa
La crisi dei calciatori tedeschi si aggrava dopo il disastro della Coppa del Mondo. Senza l’allenatore malato della nazionale, ci sarà una devastante sconfitta per 2-0 contro la Danimarca nelle qualificazioni olimpiche.
Il fischio finale era appena suonato quando una folla frustrata si era radunata
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Qual è il futuro dell’allenatore della nazionale Martina Vos-Tecklenburg, malata? Martedì Guti Czatzialksiou, direttore sportivo della Federcalcio tedesca, ha costantemente bloccato le domande più urgenti. Il futuro dell’“MVT” non è ancora chiaro prima delle prossime partite della Nations League in Danimarca e contro l’Islanda.
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La pressione nella Nations League è diventata subito enorme: nella nuova competizione della UEFA sono in gioco entrambi i biglietti europei per le Olimpiadi di Parigi, e vincere il girone è un must. Il prossimo duro confronto attende martedì a Bochum (18:15/ZDF) l’Islanda, mentre il terzo avversario è il Galles. “Dobbiamo tutti ricompattarci adesso”, ha chiesto la centrocampista Katherine Hendrich.
Le condizioni hanno reso più difficile il compito di una ripartenza accurata. “L’argomento della conversazione è chiaro. Non sai cosa succederà dopo”, ha detto Carlson. La Federcalcio tedesca ha annunciato due settimane fa che l’allenatore della nazionale, criticato, salterà le partite internazionali di settembre a causa di un congedo per malattia. Pertanto, la rivalutazione della Coppa del Mondo non è ancora completa e il futuro dell’MVT rimane aperto.
Di fronte ai 4.210 tifosi di Viborg, Karlsson ha fatto affidamento sul consueto 4-3-3 con Pope in attacco, modificato senza successo nell’1-1 contro la Corea del Sud nella storica uscita dell’Australia dal turno preliminare della Coppa del Mondo. Lina Magull ha dato il via ad una frenetica fase di apertura, concludendo il suo debutto 30 secondi dopo. Ma dopo sono aumentati i problemi con la formazione tedesca, sono mancate le idee chiare e il movimento senza palla.
Difesa tedesca traballante
Julia Gwynn ha dovuto aspettare fino all’intervallo per il suo tanto atteso ritorno. La 24enne del Bayern Monaco è tornata nella rosa della Federcalcio tedesca (DFB) quasi un anno dopo aver riportato la rottura del secondo legamento crociato. Sarai Linder dell’Hoffenheim è partito dalla posizione giusta in difesa, dato che Svenja Huth era assente dopo la nascita del figlio.
La traballante difesa tedesca, in costante cantiere ai Mondiali, ha dovuto restare ben sveglia di fronte alla rapida sostituzione danese. La nuova giocatrice del Monaco Pernille Harder ha ripetutamente preso palla e ha mandato in rete Vangsgaard, che ha battuto il terzino sinistro Felicitas Rauch con un tiro potente e ha concluso con cautela.
Karlsson ha portato Gwynn e Jules Brand come nuovi giocatori sulla destra, e la DFB ha esercitato ancora una volta maggiore pressione. I colpi di testa di Sydney Loman (54) e Pope (56) mancano di poco l’obiettivo. Ma poi Gwynn ha giocato male al centro sotto pressione e Vangsgaard ha approfittato nuovamente della difesa disorganizzata. (SID/cgo)
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