Mars Express offre uno sguardo all’interno della luna di Marte Phobos

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Giampaolo Lettiere
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La luna di Marte Phobos è nota a molti dal classico sparatutto Doom. Come si scopre ora, ci sono in realtà strane strutture sotto la sua superficie. Ci si aspetta che queste intuizioni sull’interno della Luna forniscano informazioni sulle sue origini.

Marte prende il nome dal dio greco della guerra e ha due lune, Phobos e Deimos, dal nome della dea della paura e del panico. A differenza delle grandi lune del nostro sistema solare, queste lune sono molto piccole: i loro diametri sono rispettivamente di 27 chilometri e 15 chilometri. Anche per altri aspetti, sono più simili agli asteroidi classici per composizione e forma, indicando che erano anche asteroidi catturati da Marte ad un certo punto. Tuttavia, le loro orbite attorno al pianeta rosso sono molto circolari e si trovano esattamente al di sopra dell’equatore, il che non si adatta a questa tesi.

“Se le due giovani lune di Marte siano asteroidi catturati o siano costituiti da materiale strappato da Marte in una collisione è una questione aperta”, ha affermato Colin Wilson, uno scienziato della missione Mars Express dell’Agenzia spaziale europea (ESA). Quindi la sonda è attualmente utilizzata per saperne di più sulle lune.
Phobos e dati MARSIS associati

Mars Express, che osserva Marte da 19 anni con vari strumenti, si è avvicinato a Phobos a una distanza di 83 chilometri il 22 settembre ed è stato in grado di determinare la superficie lunare utilizzando un software migliorato sul MARSIS (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Probe) strumento. Più vicino.

vicino al sorvolo

MARSIS è costituito da un’antenna di 40 metri che invia in superficie onde radio a bassa frequenza. La maggior parte delle onde radio rimbalza direttamente sulla superficie, ma alcune penetrano più in profondità, incontrando transizioni tra strati di diversa composizione e struttura e rimbalzando su quei confini. Più forte è la riflessione nel “radar” risultante, più luminoso sarà il segnale radio di ritorno.

I dati così ottenuti hanno permesso di determinare quali strutture possono trovarsi sotto la superficie. Ciò consente di trarre conclusioni più profonde sulla struttura interna e quindi sulla storia della luna. A tal fine, nei prossimi anni il radar dovrà essere realizzato da una distanza più ravvicinata: su più voli, l’obiettivo è avvicinarsi a Phobos a una distanza di 40 chilometri.

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Scienza, spazio, astronautica, Marte e pianeta
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