Maggio 4, 2024

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I residenti hanno scoperto diversi segnali di pericolo: il supervulcano stava svegliando i residenti con un forte ruggito

I residenti hanno scoperto diversi segnali di pericolo: il supervulcano stava svegliando i residenti con un forte ruggito
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Il supervulcano dei Campi Plegrei vicino Napoli non ha riposato: ora la terra trema sotto il più famoso cratere Solpatara. Da settimane i residenti fanno osservazioni inquietanti.

Pozzuoli – Non passa giorno senza che la terra tremi sotto i Campi Flegrei tra Napoli e l’isola vulcanica di Ischia, nel sud Italia. Giovedì 14 settembre, alle ore 10.04, i sismologi dell’Osservatorio Vesuviano hanno registrato un terremoto di magnitudo 1,5 con epicentro a nord di Bosuvoli, sotto l’antico cratere di Scigliano, a due profondità. Chilometri.

La Solfatara, cratere vulcanico nei Campi Flegrei, non riposa.
Nuvole di vapore sul cratere Solpatara. E qui la terra tremò ancora. © imago stock&people

La città di Pozzuoli sorge su un vulcano

Martedì notte si era già verificato un terremoto di magnitudo 2.9. Come il terremoto del 7 settembre, è stato avvertito fino a Napoli. Nonostante non ci siano stati danni, gli abitanti della cittadina costiera di Pozzuoli e dei comuni limitrofi sono molto nervosi. Perché vivono in un supervulcano che si estende dalla terra al mare.

Il sisma di martedì ha colpito alle 4:28 a una profondità di due chilometri e il suo epicentro è stato sotto il cratere Solpatara, famoso per i suoi pennacchi di zolfo frequentati dai turisti. “L’evento sismico ha poi svegliato con una scossa gli abitanti della zona che, secondo i testimoni, hanno avvertito prima un boato e poi dei movimenti”, scrive il portale. vesuviolive.it.

I residenti della zona hanno riferito di aver sentito nuovamente forti rumori

“Per me il ruggito è stato peggiore di un terremoto”, scrive un utente sul gruppo Facebook, “proveniente dalla zona rossa del vulcano Blakeryan Fields”. Sul versante orientale del cratere Solpatara, gli abitanti delle pozze di fango vulcanico di Picciarelli, chiuse ai turisti, fanno un’osservazione inquietante: i video li mostrano bollire ed evaporare con particolare violenza per settimane.

“In alcune osservazioni sono state rilevate fontane di geyser alte fino a cinque metri e temperature comprese tra 75 e 95 gradi Celsius”, riferisce un utente di Facebook. Nelle vecchie foto di tre anni fa si vede solo una piccola bolla.

Gli imponenti geyser di fango della casa e il porto di essiccazione fungono da segnali di avvertimento

La gente del posto ha osservato che il livello del mare aumenta sempre più al largo in tutta la regione, e il livello dell’acqua del porto diminuisce visto dalla terra. Su Facebook un cittadino di Pozzuoli ha calcolato una differenza di taglia di 41 centimetri da agosto 2020. Questo fenomeno è chiamato pradisismos. Sollevamento significa che una camera magmatica sotterranea è piena di lava.

La pressione nel vulcano spinge verso l'alto il combi fgrei.
Il porto di Pozzuoli si erge sempre più in alto dal mare. ©Facebook/Luigi Chiaiese

L’aumento dell’attività vulcanica si può osservare anche in mare: dalla riva si può vedere come salgono le bolle d’aria nel mare passando per Napoli a Pozzuoli. Sono gas vulcanici che salgono attraverso terreni sempre più fragili.

Snorkeling e subacquei hanno sempre notato queste fumarole, ma nelle foto subacquee appaiono più attive rispetto a qualche anno fa.

Il ministro della Protezione civile italiano promette un piano di emergenza

Mercoledì, a Palazzo Sigi di Napoli, il ministro della Protezione civile, Nello Musumesi, ha incontrato i sindaci dei comuni flagranesi e rappresentanti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e del Dipartimento nazionale della protezione civile.

Secondo Musumezi si svilupperà un progetto di analisi della vulnerabilità del territorio finanziato dalla Protezione civile nazionale e un piano di comunicazione verso il pubblico, che prevederà il coinvolgimento degli alunni delle scuole primarie delle comunità flagraesi. Inoltre sarà aggiornato il piano di emergenza con le vie di fuga e sono previste esercitazioni periodiche per testare la rete infrastrutturale.

Nel frattempo, un terremoto in Marocco ha ucciso migliaia di persone. Innumerevoli persone sono ferite o rese indifese. Il governo vuole solo aiutare se stesso.