I delfini e le balene sono gravemente minacciati!
Lo afferma il rapporto “Whales in Hot Water” della Whale and Dolphin Conservation Organization, diffuso in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Dubai. Il cambiamento climatico e l’aumento della temperatura negli oceani del mondo stanno avendo conseguenze disastrose.
Competizione e alghe tossiche
IL I cambiamenti climatici stanno costringendo molti animali a ritirarsi in acque straniere, portando a una competizione mortale tra specie affini.
Ad esempio, i delfini tursiopi migrano verso le aree in cui vivono le focene in California e lì attaccano i loro parenti più piccoli. Tuttavia, ciò significa anche che corrono il rischio di entrare in acque affollate e di scontrarsi con le navi.
Un altro grosso problema: l’aumento delle temperature porta ad un aumento della fioritura delle alghe. Le alghe rilasciano tossine che danneggiano balene e delfini.
Secondo il rapporto, concentrazioni estremamente elevate di tossine sono state trovate in due terzi dei 343 misticeti morti in Cile nel 2015. “L’improvvisa estinzione di massa è molto probabilmente dovuta alla fioritura di alghe”, spiega l’organizzazione.
Scarsità di cibo
Inoltre sono sempre meno i krill (piccoli crostacei), la principale fonte alimentare di questi animali.
Dagli anni ’80, l’abbondanza di krill è diminuita del 30%. La scarsità di cibo riduce le riserve energetiche e quindi riduce la migrazione dell’accoppiamento verso acque più calde. Ecco perché ci sono meno figli.
Un’altra cosa preoccupante è che in passato quasi due terzi delle epidemie tra balene e delfini si verificavano durante periodi di aumento della temperatura della superficie del mare. Alla luce dei cambiamenti climatici, un peggioramento della situazione è la logica conseguenza.
L’organizzazione invita quindi, tra le altre cose, a rafforzare l’obiettivo dell’Accordo di Parigi: limitare, se possibile, l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi.
La sofferenza delle balene grigie
È ormai chiaro da tempo che la vita marina sta soffrendo molto a causa del cambiamento climatico. Le acque calde sono particolarmente difficili per le balene grigie nel Pacifico settentrionale. Ciò sta portando sempre più a estinzioni di massa.
La megafauna (lunga fino a 17 metri e vecchia fino a 80 anni) migra nell’Artico per quattro mesi in estate per nutrirsi di krill. Di solito trascorrono il resto dell’anno digiunando e allevando la prole in laghi poco profondi al largo del Messico.
Da molti anni si osserva che i giganti marini stanno diventando sempre più sottili e che le onde trascinano con sé un gran numero di animali morti sulle coste americane.
Solo quest’anno può ricercatori americani Dimostra che il riscaldamento dell’Artico sta portando a un calo del numero di krill e che le balene non hanno più l’opportunità di mangiare a sazietà.
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