Maggio 1, 2024

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C/2023 P1: Una cometa interstellare che presto potrà essere vista ad occhio nudo

C/2023 P1: Una cometa interstellare che presto potrà essere vista ad occhio nudo

All’inizio di settembre, una cometa scoperta di recente, che potrebbe non provenire dal sistema solare, o almeno da tutto il suo bordo, potrebbe diventare visibile ad occhio nudo. C/2023 P1 prende il nome dal suo scopritore, l’astronomo dilettante giapponese Hideo Nishimura, e dovrebbe essere visibile con un piccolo telescopio o anche con un binocolo in una giornata limpida. Scrive Scienza dello Spettro.

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Tuttavia, man mano che la cometa continua a brillare, si muove verso l’orizzonte e quindi diventa sempre più difficile osservarla in questo paese. Se riuscissi ancora a farlo, potresti vedere un visitatore particolarmente insolito nel sistema solare interno.

Conosciuto anche come Nishimura, C/2023 P1 è stato scoperto il 12 agosto 2023 e attualmente sta accelerando verso il Sole. Nel frattempo, le misurazioni dell’orbita del corpo celeste hanno mostrato che la sua orbita è iperbolica. Un’eccentricità specifica e > 1 significa che la cometa visita solo il Sole. Se fosse vero, Nishimura sarebbe la terza cometa interstellare confermata.

Tuttavia, ulteriori misurazioni hanno abbassato il valore, NASA un altro ha dato la deviazione con e = 0,994, Al centro del pianeta minore Attualmente stiamo parlando esattamente di e = 1. Ciò indica che la cometa non è un visitatore occasionale, ma piuttosto ha avuto origine dalla molto distante nube di Oort ai margini del sistema solare.

Finora è stato confermato che i corpi celesti ʻOumuamua (1I/2017 U1) e 2I/Borisov sono comete interstellari. È stato scoperto e monitorato nel 2017 e nel 2019 e da allora si sono cercate cose simili. Secondo il Minor Planet Canter dell’Unione Astronomica Internazionale, ‘Oumuamua ha raggiunto un’eccentricità di e = 1,18, e 2I/Borisov anche a e = 3,357. Questa è l’eccentricità più alta mai determinata per un corpo celeste nel Sistema Solare.

Comete con orbite paraboliche (e = 1) e anche orbite iperboliche con minimo lì sempreMolti dei quali potrebbero provenire dalla Nube di Oort, che non è stata ancora osservata direttamente. Resta da vedere quale valore si stabilizzeranno le misurazioni di C/2023 P1, ma uno spettacolo celeste è comunque previsto, anche se su scala limitata in questo paese.

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