Un tempo i famosi “maxi eventi” erano un’occasione speciale che, più o meno, una volta l’anno davano ai lettori la fantastica occasione di leggere qualcosa di corale o di incredibile che coinvolgeva tutte le testate dell’editore. Inoltre negli ultimi anni sembra di moda pubblicare i seguiti di eventi del passato. Esempio di questa moda è, ovviamente, il recente Civil War 2. Chi segue i fumetti Marvel (o guarda i film Marvel al cinema) conosce la vicenda raccontata nel primo Civil War. Iron Man e Capitan America si scontrano dopo la richiesta da parte del governo USA di registrare i super eroi. Alcuni, guidati da Iron Man sono favorevoli e si registrano dichiarando i propri dati personali; altri, guidati, da Capitan America si rifiutano di svelare la propria identità e diventano dei fuorilegge.
Quello che ha reso il primo Civil War un evento indimenticabile è stata l’innovazione di mostrare uno scontro tra “eroi”. Per la prima volta non c’è stata una fazione di “buoni” o di “cattivi” e questo ha reso la vicenda appassionante e in parte imprevedibile.
Quest’anno la Marvel ha voluto proporre il seguito di questo evento, ovvero Civil War 2! Mentre scrivo Civil War 2 si è concluso in USA ed è in pieno svolgimento in Italia (è uscito il 3 numero). Io non ho resistito ed ho letto la storia in lingua originale. Ovviamente non voglio rovinarvi la lettura e quindi non vi racconterò nulla di fondamentale. La mia domanda è? Possibile che ormai le idee alla “casa delle idee” siano così poche da dover riesumare un’idea vecchia? In Civil War 2 non c’è la registrazione che scatena le due fazioni ma un ragazzo, nello specifico un “inumano”. Questo inumano ha un potere particolare, è una sorta di veggente che vede gli eventi prima che accadano. Queste visioni si avverano, e quindi l’idea dello SHIELD, guidato da Carol Danvers è di usare questo potere per anticipare, e quindi prevenire, gli eventi. Ovviamente vi potrebbe venire in mente un famoso film con protagonista Tom Cruise…o una puntata di Futurama.
Arrivati a questo punto si creano i due schieramenti: Carol Danvers che crede che questo potere sia una risorsa importante. Gli altri, guidati da Iron Man, sono contrari alla repressione preventiva. Nel mentre vengono uccisi vari eroi e c’è un processo ad un eroe accusato di omicidio. Quello che però rimane difficile da “digerire” di questo Civil War 2 è la fragilità delle motivazioni dei due schieramenti. Se nel primo capitolo i temi trattati erano l’identità segreta, l’anonimato dell’eroe, gli eroi che non sono controllabili e quindi potenzialmente pericolosi, in questo secondo capitolo si risolve tutto in modo semplicistico: “prevenire è meglio che curare?” Ovviamente per rispetto di chi sta leggendo la serie in Italiano non mi esprimo in giudizi. Però i miei dubbi sono stati tutti confermati.
L’unica certezza di Civil War 2 è che purtroppo “riciclare” un’idea di successo non è garanzia di successo.
Di Ruffino Renato Umberto